L'Altare Maggiore.

Molti artisti si sono avvicendati nel corso degli anni per portare a compimento la struttura dell’altare maggiore. Tra le parti che compongono l’intero impianto vi è alla sommità un ciborio di forma semiottagonale opera dell’artista Cesare Targoni (1588).

Ciborio ed Altare Maggiore.
Ciborio ed Altare Maggiore.

Esso è realizzato con estrema accuratezza nei dettagli, vista la scelta di marmi e pietre policrome che rimandano fortemente ad uno stile classicheggiante. In alto spicca la figura di “Cristo Risorto”; nel tamburo della cupola “angeli”; mentre nel secondo ordine, ai lati, le figure dei “Santi Pietro e Paolo”. Nei riquadri frontali sono inseriti i “quattro Evangelisti” con al centro un “Cristo” dipinto da Enea Salmeggia, il quale esegue anche il retro con “l’Ultima Cena”. Del 1716 sono invece le sculture dei due angeli adoranti in bronzo di Marco Alessandri e gli angioletti sorreggenti il ciborio del Targoni.

Un altro tabernacolo di minori dimensioni, risalente al 1705 e decorato con scena del “Sogno di Elia”, è collocato nel secondo ordine dell’altare.

Alla terza fase (1757) risalgono i 13 pannelli in bronzo parzialmente dorato che riportano rispettivamente a destra i sacrifici di: Abele, Isacco, la Cena pasquale ebraica; a sinistra: il Sacrificio di Noè, Mechisedech, Aronne; in basso da sinistra: i simboli dell’Eucarestia, il Sogno di Giacobbe, Mosè e il roveto ardente, simboli di Sant’Alessandro.

Area PresbiterialeParticolare altare maggiore e seggi lignei Particolare ciborio di Cesare Targoni

I seggi lignei del coro e la Cattedra Vescovile.

Seggi Lignei del Coro.
Seggi Lignei del Coro.

Non si può passare oltre al presbiterio della Cattedrale senza rimanere colpiti dalla maestosità del filare ligneo che compone il coro. La genesi dell’opera risale al 1693, anno in cui viene incaricato lo scultore Giancarlo Sanz, noto anche come “alemanno” già attivo a Bergamo dal 1650, ad eseguire l’intera struttura dei seggi destinati ai canonici della Cattedrale.

I lavori si protraggono fino al 1698 giungendo ad un risultato puntuale di intaglio in legno di noce. L’apparato ligneo prevede 44 figure di cariatidi simboliche, puttini e 86 angeli a contornare tutta la lunghezza della composizione insieme ad intrecci e girali di eccelsa perizia tecnica. Per ogni schienale inoltre, è previsto l’intarsio di cornici ovali e poligonali. Questi dovevano ospitare dei medaglioni istoriati in bosso purtroppo mai realizzati.

Punto focale di tutto l’assetto è certamente la “Cattedra Vescovile”, realizzata nel 1705 dall’intagliatore Andrea Fantoni. La Cattedra si innalza in tutta la sua poderosa maestà con il baldacchino e l’inginocchiatoio, modellata da un morbido intaglio che la rende tra le più celebri creazioni di Fantoni. L’ornato è completato da cornici con scene che rimandano esplicitamente alla funzione episcopale: la “Dedicazione del tempio di Gerusalemme da parte di Salomone”; “Samuele che unge Davide re”; “Eliodoro cacciato dal tempio”, che decora la parte inferiore dell’inginocchiatoio, affinato da figure simboliche a tutto rilievo.