Il campanile è sicuramente l’elemento architettonico della Cattedrale più sacrificato. Dal 1690 si impronta un vano rettangolare alquanto stretto (2×4 metri) al cui interno si sviluppano due rampe parallele di scale per l’entrata al vano soprastante il corridoio d’accesso alle sacrestie, al cornicione interno, ai sottotetti della chiesa e della cupola. Gli Archivi di Milano e di Bergamo offrono documenti e cinque disegni allegati che permettono di comprendere, seppur a grandi linee, la vicenda costruttiva. Un secondo momento storico (1805) vede il compimento abbastanza celere della parte emergente sopra i tetti. L’impellenza dell’operazione porta a scelte più misurate: progettazione di una cella campanaria in pietra arenaria a ridosso del tetto che si collega al moncone di base, già impostato in precedenza.