I paliotti sono rispettivamente uno fisso, l’altro mobile. Quest’ultimo, già annoverato negli inventari ecclesiastici del 1677, presenta una maggiore preziosità nei decori (lamina d’argento sbalzato e cesellato) ed è solitamente posto sul primo altare (quello dirimpetto l’assemblea), in occasione delle grandi solennità liturgiche.
Il paliotto fisso risale al 1908 ed è di eccezionale fattura per la scelta dei materiali (ferriatina e piccole sculture ornamentali), provenienti con tutta probabilità dall’antica Basilica Alessandrina e utilizzati per lungo tempo a decorare l’altare di sinistra della Cattedrale di San Vincenzo. Così come oggi si presenta la composizione prevede: nella parte centrale in basso Sant’Alessandro vessillifero; ai lati della ferriatina San Narno e San Viatore; alle estremità del lato a sinistra San Propettizio e San Giovanni Vescovo; a destra San Giacomo e S. Esteria. Tra i racemi emergono gli stemmi di San Pio X e del Vescovo Tedeschi.